Dal momento che tutto è vuoto,
Dove può posarsi la polvere?
(HUI-NENG)
È la siepe insuperabile
questo giorno che ci insegue
e quasi ci sospende.
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Ancora la cenere dell’alba
la morte d’un’altra menzogna
che passa per la voce:
i nostri fragili cuori
alla fine d’un capriccio d’amore.
(da «INTERVALLO», p. 94) |
Editore: ANDREA LIPPOLIS
Collana: Poesia
Pagine: 223
Prezzo: 15,60 euro
Anno di prima edizione: 2007
ISBN: 88-86897-15-4
Versi sciolti
- Il bosco degli istrioni [prima raccolta]
- Vanasha
[seconda raccolta]
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Critica
Presentazione
(di Sabrina COSTANZO) |
“Burattini
una volta nel legno
catene venute dal ricordo
scaduti e senza storia.
Tra le macerie
non esistono dèi.
(...)
Siamo i denari della corruzione
ogni volta che l’ignoto ci trafigge
e la caduta
ci rende sacri e impenetrabili.”
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[«Maschere vaganti », p. 41]
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“Dimentico
il sogno che illumina e dispera
la catena
la lunga distesa di sabbia;
ritrovo la grande piana
senza al di là
con poca luce che basta.”
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[«Dimentico», p. 115] |
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“Primavera
l’ode nell’aria della sera
quel tempo che ogni amante lusinga
il naufragio dentro, il più lontano.”
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[«Il sacrario », p. 46] |
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“Cosa sarà domani
se sto già tornando indietro nel tempo?
Non sarà il tempo di sempre:
mi chiameranno i ricordi
e rivedrò i giochi impuri,
i segreti
le macchie di peccato,
e le tue labbra
lungo la nostra scogliera.”
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[«Indietro », p. 116-7] |
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